Vinicio Momoli

Fermento Cromatico

Museo della Città di Rovinj - Rovigno, Trg m. Tita 11 (Grande Galleria, I piano)
mercoledì 27 marzo 2019 - domenica 14 aprile 2019


Vinicio Momoli, Padova 1942, è un pittore, scultore, designer che ha attraversato il mondo dell'arte degli ultimi cinquant'anni inserendosi da subito in una dimensione internazionale. Gli inizi lo vedono aderire alla corrente artistica del minimalismo e mettersi in contatto con le avanguardie newyorkesi e parigine. Ben presto però la sua ricerca assume una forma personale ed originale. I lavori, pur sorretti da estremo rigore ed attenzione alla fase progettuale, perdono la connotazione di rettilineità e si lasciano tentare dalle curve e da forme più arrotondate. Ma sono soprattutto l'introduzione e l'uso del colore e di materiali innovativi, il passaggio dal ferro al legno, dalla malta al vetro, per approdare infine alla gomma, che segnano un punto determinante nel percorso artistico di Vinicio Momoli. La gomma, materia industriale per eccellenza, permette di spaziare in un universo cromatico che Momoli riesce a padroneggiare grazie alla sua sensibilità di pittore e, al tempo stesso, si presta alla trasformazione tramite il calore in opere con carattere scultoreo. Momoli è un artista che manipola la materia, la brucia, la ferisce. Non nello spirito che animava i maestri del dopoguerra per i quali bruciare, deformare, gettare sulle tele grumi di colori scuri, erano atti di rappresentazione del dolore per le immani catastrofi e sofferenze appena vissute, di lutti non ancora elaborati. Momoli scalda, fonde, modella la materia per "vedere cosa accade" per studiarne le evoluzioni delle forme e del colore. Come un moderno alchimista è alla ricerca della pietra filosofale che generi armonia e dissonanza nella deformazione, che nobiliti esteticamente la materia tormentata. La fase finale di assemblaggio dei pezzi di gomma, selezionati prima e successivamente, oggetto di intervento, diventa quasi una ricomposizione, un prendersi cura della materia ferita. L'opera compiuta, sovente racchiusa in una teca di plexiglas, si presta sicuramente per una lettura concettuale ma è nel contempo una fonte di piacere estetico. Marzo, 2019



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